venerdì 11 dicembre 2015

Genio e leggerezza prima della catastrofe



Può esistere un periodo di creatività straordinaria mentre la nazione corre verso la catastrofe di una guerra mondiale? Assolutamente sì. Nel Ventennio le arti decorative sono state infatti l'unico ambito in cui è sopravvissuto un autentico e reale libero arbitrio e lo dimostra l'innovativa, eccentrica, spiazzante produzione tra le due guerre ben documentata dalla mostra "Dal liberty al design italiano" in corso fino al 17 gennaio al Palazzo delle Esposizioni di Roma. "Le arti decorative", spiega Guy Cogeval, il presidente del museo d'Orsay, nel catalogo edito da Skira, "dai mobili eccentrici di Carlo Bugatti, alle invenzioni dei Futuristi, fino alle inaspettate sedie rosse di Marcello Piacentini, ci parlano di una creatività gioiosa, di una capacità inventiva senza limiti, ma soprattutto definiscono un carattere italiano che ancora oggi contraddistingue il design, la moda, l'arte".

giovedì 10 dicembre 2015

Milano come Amsterdam: è una città d'acqua

Il nome, lo stemma visconteo originario, la conformazione concentrica e molti scorci della città nei quali spesso ci si imbatte per caso: tutto a Milano parla di acqua, nonostante non ci siano laghi né tantomeno il mare. Il capoluogo lombardo è infatti ricco di corsi, fiumi e navigli che scorrono nelle viscere e di cui ci si ricorda solo quando esondano, come il Seveso o il Lambro; è pieno di sorgenti che nei secoli hanno dato vita a terme e piscine; di fontane e “fonti miracolose” trasformate in battisteri.

martedì 8 dicembre 2015

Così abbiamo armato lo Stato islamico

«Come abbiamo armato lo Stato islamico». In un nuovo rapporto Amnesty International denuncia come «decenni di forniture mal regolamentate di armi all’Iraq e gli scarsi controlli sul terreno» abbiano messo a disposizione dell’Is un «ampio e mortale arsenale», usato per compiere crimini di guerra, e violazioni del diritto internazionale umanitario e crimini contro l’umanità su scala massiccia nello stesso Iraq e in Siria. Basandosi sull’analisi da parte di esperti di migliaia di video e immagini di cui è stata verificata l’autenticità, il rapporto di Amnesty International - intitolato «Fare scorta: come abbiamo armato lo Stato islamico» - spiega come il gruppo armato stia usando oltre 100 diversi tipi di armi e munizioni, in larga parte prelevate dai depositi militari iracheni, concepite e prodotte in almeno 25 Paesi, compresi Russia, Cina, Usa e alcuni Stati dell’Unione Europea.

lunedì 7 dicembre 2015

Quei fiamminghi impossibili che illuminarono il barocco

Il signor Otto Fassbender, con i suoi originalissimi occhiali e il fotometro in mano, a poche ore dalla preview per la stampa ancora studiava l’illuminazione perfetta per la tavola di Peter Van Der Croos Estuario con navi olandesi e vento forte al largo di un molo, dando indicazione agli allestitori su come posizionare il faretto per metterla in risalto. Il tutto sotto gli occhi vigili e innamorati della moglie, la signora Renate, arrivata ad Aosta con la figlia e i nipoti proprio per la mostra: la prima in assoluto in Europa e nel mondo della loro collezione. I coniugi Fassebender sono infatti i proprietari di 98 delle 114 opere che compongono l’esposizione Golden Age che ha aperto il 5 dicembre scorso al pubblico presso il Forte di Bard.

giovedì 3 dicembre 2015

#BarriKate, riflessioni a margine di un orgasmo

BarriKate mi ha mandato questa riflessione a margine di un orgasmo.
Nel momento dell'orgasmo ognuno incontra il vero sé. La  parte razionale cede il suo dominio alla parte più profonda di noi, mostrandoci ciò che siamo.
Possiamo ignorarlo, l'ho fatto per anni. Possiamo fingere di non vederlo. A volte possiamo provare a trattenerlo per poi dimenticare il suo  volto fino al prossimo incontro. Ma il nostro "sè" rimane lì.

domenica 22 novembre 2015

Vivian Maier, la fotografa ritrovata

Autoritratto, 1953
Raccontano che aveva l’abitudine di inveire contro gli uomini o a tenersene a debita distanza. Un giorno, salita su un ceppo per scattare una foto, dette un pugno a uno che in piedi vicino a lei, pensando di aiutarla a mantenere l'equilibrio, aveva allungato la mano: il poveretto finì in ospedale. Era così «Vivian Maier, la fotografa ritrovata» protagonista della mostra aperta il 20 novembre a Forma Meravigli a Milano. Decisa e intransigente nei modi, imponente ma discreta, il mondo ha conosciuto la sua straordinaria opera solo dopo la sua morte avvenuta in completa indigenza nel 2009. L’agente immobiliare John Maloof nel 2007 stava facendo una ricerca sui quartieri di Chicago e acquistò l’archivio che era stato confiscato alla Meier e messo all’asta per un mancato pagamento.

sabato 21 novembre 2015

Palazzo Marino lascia "I funerali dell'anarchico Pinelli" in cantina

È come se Picasso avesse donato il suo Guernica a Madrid e il comune invece di esporlo lo tenesse in un deposito. Palazzo Marino ha per le mani il capolavoro di Enrico Baj I funerali dell’anarchico Pinelli e non riesce, o non vuole, trovare una collocazione definitiva. Senza che ci sia alcun motivo valido.

lunedì 9 novembre 2015

Eccellenza sanitaria? Maddeche: in Lombardia sono tutti obiettori #194 #RU486

Eccellenza sanitaria in Lombardia, ma non per quel che riguarda l'utilizzo della RU486, la pillola per l’interruzione farmacologica di una gravidanza indesiderata. Da un'analisi dettagliata condotta sulle strutture pubbliche della regione presentata oggi al Pirellone da Sara Valmaggi e Enrico Brambilla emerge infatti che la Lombardia è al 15 esimo posto tra tutte le regioni italiane per quanto riguarda la somministrazione della pillola. Nel 2014 infatti la percentuale di Ivg farmacologiche nella Regione è ferma al 4,5% (era 3,3% nel 2013) a fronte del 30,5 % della Liguria, del 27% della Valle d’Aosta, del 23,3% del Piemonte, del 21,8% dell’Emilia Romagna e dell’11,7% della Toscana.

sabato 7 novembre 2015

Hayez, oltre il Bacio c'è l'impegno politico

In una piazza Scala gremita di turisti e illuminata da un caldo sole autunnale campeggiano le gigantografie di due opere di Francesco Hayez, protagonista della grande mostra che apre oggi a Milano negli spazi delle Gallerie d’Italia. In una c’è il celebre Bacio nella versione del 1859, nell’altra la Meditazione: un’opera che non ha alcun significato religioso nonostante la croce in primo piano. Si tratta infatti di un’allegoria che descrive la situazione politica italiana subito dopo i moti del marzo 1848 in cui il pittore si era battuto in prima persona per la liberazione dall’impero asburgico: la data, che è possibile leggere proprio sulla croce trattenuta dalla giovane donna («18.19.20.21.22 marzo1948»), è infatti quella delle Cinque giornate di Milano che diedero avvio alla Prima guerra di Indipendenza.

#Barrikate: c'era una volta... il pozzo dei pazzi



Ho ricevuto un nuovo racconto da parte di Barrikate. Eccolo.

C'era una volta un villaggio con un unico pozzo d'acqua. Tutti gli abitanti di quel villaggio bevevano da quel pozzo. Lo avevano sempre fatto, da generazioni.
Anno dopo anno il tempo aveva cancellato l'antico segreto di quel pozzo, la cui acqua rendeva pazzi.
Ma ormai nessuno se ne rendeva conto.
E nel tempo infatti, quel villaggio, si era trasformato nel regno della pazzia.
Anche se a tutti gli effetti, per gli abitanti del villaggio, quello era il luogo della normalità.
Arrivò un giorno un forestiero nel villaggio. Da subito si rese conto che qualcosa non andava, guardando il comportamento folle della gente del villaggio.

sabato 31 ottobre 2015

Grinet, la donna che donò la luce al Messinese



"Decisi di dipingerla mentre legge assorta i vangeli. Così che… ad un tratto, un rumore, un soffio d'ali… la Vergine alza gli occhi e vede l'angelo. Una Vergine che ha paura del suo destino e che dice all'Angelo di non avanzare". Dietro ogni opera d'arte c'è una storia. E quella dell'Annunziata, realizzata nel 1476 circa da Antonello da Messina, merita di essere raccontata. "Quello non sarebbe stato solo un quadro", ammette Antonio degli Antoni, detto il Messinese, sul letto di morte a Maestro Colantonio, "ma un patto con la donna che desideravo. Un giuramento. Una promessa di amore imperituro". 

giovedì 29 ottobre 2015

Il passaggio all'età adulta in un murales di 70 metri

La formazione universitaria come motore della trasformazione individuale, come cardine del passaggio all’età adulta. Un racconto per immagini, a partire dagli spunti dati da un gruppo di studenti e di giovani alunni, sul significato dell’esperienza studentesca. Tutto questo, rappresentato su 70 metri di muro all’interno del campus dell’Università Bocconi.

mercoledì 14 ottobre 2015

Le donne di Kunduz sotto assedio: violenze, stupri e persecuzioni

I talebani hanno commesso una serie infinita di violenze, di violazioni dei diritti delle donne a Kunduz, nel nord dell’Afghanistan. E hanno messo in fuga tutte coloro che erano note per il lavoro in difesa delle donne. Nuove denunce arrivano dalle pagine del New York Times: «L’occupazione dei talebani a Kunduz può essere stata temporanea, ma quello che hanno fatto ai diritti delle donne potrebbe durare a lungo», scrive Alissa J. Rubin a più di due settimane dall’attacco dei Talebani a Kunduz City e a 14 anni dalla caduta del regime del mullah Omar.

martedì 13 ottobre 2015

Campidoglio e Vaticano ai tempi di Alemanno: il sindaco fedele

Si fa un gran parlare questi giorni dell'ingerenza del Vaticano nella questione Marino. Nel 2011 questo scrivevo nel libro "Il sacco di Roma" a proposito dei rapporti tra la Santa Sede e il sindaco Alemanno. Oggi a rileggerlo ho vomitato.

PER GRAZIA RICEVUTA: IL SINDACO FEDELE
È allenato. I suoi polmoni e i suoi muscoli sono abituati alla fatica. Quattordici chilometri a piedi sono poca cosa, per lui che ha scalato montagne. Eppure quella marcia, nella notte del sabato precedente le elezioni del 2008, non fu affatto facile.

martedì 6 ottobre 2015

I passeggini di Nari Ward: la città come Grande Madre

Tre ore non bastano. C'è Frida Kalho in versione "cerva", Virginia Wolf che indossa i vestiti della madre, Carla Accardi, Louise Bourgeois, Cindy Sherman, Judy Chicago, Sherrie Levine, Lee Miller e Man Ray, Rineke Dijkstra e Ida Applebroog tra le 127 artiste e artisti che danno vita alla mostra "La Grande Madre" allestita a Palazzo Reale. Domenica mattina, dopo averne sentito tanto parlare finalmente riesco ad andare a vederla. Con me c'è Dario, il mio compagno, incuriosito dall'arte contemporanea che ha superato la concezione di bello, di visivo e di estetico per raggiungere quella di sensorialità complessiva, ma soprattutto interessato alla "donna" e al suo potere.

martedì 8 settembre 2015

Graffiti legalizzati: un compromesso al ribasso?

Le centraline che regolano i semafori di Milano diventeranno opere d'arte. Dal 10 al 23 settembre cinquanta tra i più importanti urban artist del mondo saranno infatti in strada per rendere quelle anonime scatole di metallo delle opere d'arte permanenti che dialogheranno con le altre creazioni e installazioni di Urban Art Renaissance che «non è  una semplice mostra, ma è un racconto. Un romanzo contemporaneo scritto da artisti provenienti da mezzo mondo che con stili e lessici  diversi ci narrano il Medioevo attuale, senza moralismi - spiegano gli organizzatori -. Al centro sta sempre l’essere umano, con espliciti o accennati rimandi alla storia dell’arte, o attraverso espressioni inedite».

giovedì 20 agosto 2015

Ogni ora in Italia viene stuprata una donna

Il ministero dell'Interno ha tirato fuori i dati degli stupri in italia: nel periodo che va dal 4 marzo 2014 al 3 marzo scorso, sono stati registrati con esattezza 3.624. Cioè uno stupro ogni 145 minuti.
Ma qualcosa non mi torna.
Faccio un rapido giro in rete alla ricerca di dati e statistiche e quello che trovo è questo: in Germania, con una popolazione di 88 milioni di persone, la media annua di stupri è di 7961 casi; nel Regno Unito (64 milioni di persone) 14036 casi; in Francia (66Milioni) 10173.
Ora, a meno di non pensare che in Francia Germania e Regno Unito si stupri più che in Italia, è evidente che nel nostro paese non tutte le donne che subiscono violenza sessuale sporgono denuncia.

giovedì 16 luglio 2015

Niguarda, svastiche sul murales dedicato alle partigiane Lia e Stellina

Gina «Lia» e Stellina Vecchio, erano due staffette partigiane. Il pomeriggio del 24 aprile 1944 ricevettero l'incarico di portare gli ordini del Comitato di Liberazione Nazionale agli operai delle fabbriche del nord Milano, per autorizzare l’insurrezione e lo sciopero generale. Quel pomeriggio, mentre si stavano avvicinando a Niguarda, all’altezza dell’Ospedale Maggiore sentirono il rumore di molti spari - racconterà Stellina molti anni dopo - accelerarono le pedalate per paura di arrivare troppo tardi.

martedì 14 luglio 2015

Obey finisce ancora in manette. L'accusa: "E' un vandalo"

Detroit considera i suoi murales degli atti vandalici e lui finisce in manette. Shepard Fairey, alias Obey, appena sceso dall'aereo che lo riportava a Los Angeles da un viaggio in Europa è stato arrestato con l'accusa di aver "imbrattato" 14 edifici della capitale dell'industria automobilistica statunitense, due dei quali di proprietà del comune. Accuse che prevedono fino a cinque anni di prigione e una multa di tre volte superiore al danno monetario causato, che in questo caso è compreso tra i mille e i 20 mila dollari.

sabato 13 giugno 2015

Libera di scegliere. Anche di non vedere una figlia data in adozione

Libertà di scelta. Anche quella di non incontrare dopo trentacinque anni la figlia che ha messo al mondo per poi, con la morte nel cuore, darla subito in adozione. Adele, questo il nome di fantasia scelto da Repubblica per raccontare la sua storia, ha detto no a un'assistente sociale che l'ha contattata su mandato del Tribunale dei minori di Roma, per chiedere se voleva vedere la figlia che ha presentato un'istanza per conoscere la genitrice. La ragazza è malata e vorrebbe sapere dalla madre naturale se la sua malattia è di origine genetica. Adele ha accettato di rendere noti i suoi dati sanitari, ma dell'incontro non vuole sentirne parlare.

sabato 6 giugno 2015

Sofia, la "primina" che ha vinto il concorso letterario del liceo

Stamattina neanche voleva andarci a scuola. "L'ultimo giorno non si fa niente, le interrogazioni sono finite, c'è solo la premiazione del concorso…", mi ha detto mentre mi preparavo per andare in redazione. "Fai come ti pare. Ma almeno fa in modo che quando torno a casa la tua stanza sia a posto. Sembra che è stata investita da un uragano", le ho risposto scavalcando mucchi di vestiti sul pavimento che neanche un'istallazione di Pistoletto, sicura che al rientro l'avrei trovata nelle stesse condizioni.
Alla fine, invece, forse sperando di avere notizie dai prof sulla sua bocciatura (tutt'altro che campata in aria), ma soprattutto per non sistemare il suo "covo" ci è andata. E la notizia più bella che avesse potuto darmi è arrivata con una telefonata alle 11, mentre scrivevo un pezzo su Putin.
"Mamma ho vinto! Ho vinto! Ho vinto il primo premio", urlava al cellulare.

sabato 18 aprile 2015

Ostensione della Sindone a Torino: sotto il lenzuolo niente

Dal 19 aprile c’è una nuova ostensione della Sindone a Torino. La kermesse clericale all'ombra della Mole culminerà il 21 giugno con la visita di Jorge Bergoglio. Il lenzuolo custodito nel Duomo verrà esposto al pubblico: poco importa che sia un buon manufatto di qualche tessitura medievale, il miracolo, sostengono i preti, è la fede. In fondo costa meno degli psicofarmaci anche se è altrettanto dannosa. A seconda dei tempi e delle latitudini fa l’effetto dell’oppio, sopendo il desiderio di rivolta, oppure quello della cocaina, spronando alla guerra.

mercoledì 25 febbraio 2015

EXPO2051, ecco l'incipit


Ecco l'incipit di "Expo2051", il mio libro pubblicato da The Nodes.

1 - Emma

“La benedizione di Dio onnipotente scenda su di te. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Sua Eccellenza, con ancora i pantaloni calati, fece il segno della croce sulla testa china di suor Emma. La aiutò ad alzarsi da quella posizione di penitenza in cui l'aveva costretta mentre sfogava i suoi istinti sessuali. La pregò di risistemarsi, mentre lui faceva lo stesso davanti al vecchio specchio della sacrestia. 

martedì 3 febbraio 2015

Intrighi e strane alleanze dietro il regicidio di Bresci: Architettura di una chimera


Il 18 maggio 1901, quattro giorni prima del "suicidio" di Gaetano Bresci nel carcere di Santo Stefano, Errico Malatesta inviò da Londra una lettera, intercettata dal ministro degli Interni italiano Giolitti, ad un compagno sconosciuto che si trovava a Parigi.  Il documento, pubblicato e commentato per la prima volta da Lorenzo Gestri nel 1971, alludeva ad una misteriosa operazione supportata trasversalmente anche da elementi esterni alla più stretta cerchia anarchica e finalizzata alla realizzazione della agognata rivolta antisabauda.      
Chi è il destinatario della lettera? E sopratutto da chi era formata quella inedita alleanza che voleva rovesciare la monarchia?

venerdì 16 gennaio 2015

A proposito del "PAPAgno", lettera aperta a Ciccio Bergoglio

Caro Ciccio (il caro è ironico),
leggo con fastidio e disgusto le tue ultime affermazioni sulla libertà di espressione, parole che su tutti i giornali vengono sintetizzate nel seguente modo: “libertà sì, ma se offendi mia madre aspettati in pugno in faccia. Perché non si può provocare, insultare, ridicolizzare, la fede degli altri”.
Fastidio e disgusto che ti andrò ora a spiegare, ma prima una piccola premessa.
Credo infatti che madri e donne siano state nei secoli, e ancora lo sono oggi, offese umiliate uccise e sottomesse anche grazie al grosso contributo che la tua religione e i suoi praticanti hanno dato.
Per questo motivo, anche se credo fortemente che le colpe dei padri non debbano ricadere sui figli e viceversa, in queste mie poche righe cambierò la tua frase in “se offendi mio padre aspettati un pugno in faccia”.

La storia di Baraa, ha solo 10 anni ed insegna ai profughi

Ho pensato subito a mia figlia Sofia e alla sua poca voglia di andare a scuola quando ho letto la storia di Baraa Antar. Una storia che fa venire i brividi: nonostante le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere, l'orrore della guerra, le persecuzioni, i bambini non si arrendano. Vogliono vogliono apprendere, vogliono comunicare, vogliono costruirsi un futuro, vogliono essere liberi.
Baraa ha solo 10 anni, è una piccola profuga siriana e vive con la famiglia nel campo di Ketermaya, nella regione dello Chouf, a sud di Beirut. È qui che tiene le sue lezioni, insegnando agli altri bambini del campo l’alfabeto arabo e perfino la lingua francese. Grazie a lei, i suoi piccoli allievi hanno imparato a salutare, ringraziare e chiedere permesso in francese, ma anche i primi rudimenti della grammatica araba. La "scuola" di Baraa è all’ombra di una pineta nei pressi del campo, la cattedra è un tavolino su cui poggia una piccola lavagna magnetica, mentre i bambini usano delle pietre come seggiole.
«Noi non pensiamo solo a giocare, ma anche a imparare», ha detto Baraa in un’intervista alla tv satellitare ’al-Arabiyà. «Ci sono bambini piccoli che stanno imparando ’alef, ba, tà...», ha continuato, con riferimento alle prime lettere dell’alfabeto arabo. Quanto al francese, Baraa stessa lo sta imparando nelle scuole di altri campi profughi: «Appena imparo qualcosa di nuovo, lo insegno agli altri bambini», racconta la piccola maestra, mentre i suoi alunni ripetono in coro: «Bonjour... comment ca va... merci...».

mercoledì 14 gennaio 2015

Il vero volto di Renzi: sfruttatore e maschilista

Andrea Marcolongo
Matteo Renzi, oltre a tutta un'altra serie di cose, è anche uno sfruttatore. Lui che si vanta di aver composto la segreteria del suo partito con un numero molto alto di donne (7 su 12) e tutte molto giovani; lui che si compiace parlando delle 8 signora nella squadra di governo; lui che con boriosa sfrontatezza usa il binomio giovani e lavoro, sta svelando il proprio becero volto anche a chi in lui ci ha creduto ciecamente.