sabato 27 settembre 2014

Di Terra Di Cuore Di Tav / Conversazione con Luca Abbà

OfficinaMultimediale ha appena pubblicato questa conversazione con Luca Abbà intitolato "Di terra di cuore di Tav". Spiega Maurizio "Gibo" Gibertini: "Da alcuni mesi stiamo lavorando a un progetto documentario che ha come soggetto la Val di Susa - quindi anche la Tav e la resistenza combattiva e di lungo periodo che la popolazione della Valle sta conducendo contro questa 'grande opera', per dirla con le parole di Luca: inutile, distruttivo, pericoloso".

venerdì 26 settembre 2014

Un giorno in Siria tra le donne kurde combattenti del YPJ / VIDEO

Questo video di Iolanda corsaronero, arrivato tramite la mail list del Gruppo Cafiero, è una bella testimonianza sulle donne curde combattenti della YPG (unità di difesa delle donne). Dalla videointervista un forte appello alle donne europee a ribellarsi al capitalismo, fonte di tutte le oppressioni, anche quelle di genere. 



mercoledì 24 settembre 2014

La lotta paga: ritirata la legge contro l'aborto libero


"Chi non lotta non vince", gridavano le donne spagnole in piazza a Madrid l'8 febbraio scorso brandendo mazzetti di prezzemolo e finocchio, utilizzati nel Medioevo per le interruzioni di gravidanza casalinghe e rudimentali che spesso causavano la morte della donna. Era una delle tante manifestazioni che le ha viste protagoniste contro la riforma Gallardon che vietava l'aborto, se non in casi di stupro o di salute. E avevano ragione. Il governo conservatore spagnolo di Rajoy ha annunciato ieri che sarà cancellata la norma più contestata che impedirebbe alle donne di scegliere liberamente se interrompere la gravidanza entro le 14 settimane. Il dietro-front ha mandato su tutte le furie il ministro della Giustizia spagnolo, Alberto Ruiz-Gallardon che si è dimesso.
La lotta paga!

sabato 13 settembre 2014

Leonardo apostata e anticlericale: il San Giovanni del Cenacolo era una donna

Ci sono notizie che per molti sono non notizie. Della serie: sticazzi. Per me invece, sono fonte di grandi emozioni. Notizie come questa.
Una studiosa, Carla Glori, ha scoperto che il San Giovanni dell'Ultima Cena di Leonardo è una donna: Bianca Giovanna Sforza, la stessa che posò per la Monna Lisa.
Già la storia della primogenita del Duca Ludovico il Moro è strappacuore di suo: la ragazzina, figlia illegittima, aveva 14 anni quando morì misteriosamente il 23 novembre 1496 dopo aver da poco sposato Galeazzo Sanseverino. Leonardo da Vinci aveva trovato il tempo di farle il ritratto nuziale (quello che noi chiamiamo Gioconda) nonostante fosse impegnato a dipingere il Cenacolo. Purtroppo il maestro non poté ultimare l'opera per via della scomparsa prematura della modella (quando nel 1499 fuggì da Milano portò con sé la tela con l'intenzione di terminarlo), ma utilizzò i suoi delicati lineamenti nell’affresco del refettorio di Santa Maria delle Grazie, il convento dove Bianca era da poco sepolta, l’Ultima Cena.

mercoledì 10 settembre 2014

"Il vetro è sporco": distrutta un'opera d'arte di Borondo

Non ci si crede. Gli addetti alle pulizie del centro polifunzionale di Sapri hanno distrutto un'opera d'arte contemporanea pensando che fosse sporcizia che rendeva opaco un vetro. In realtà era un doppio ritratto realizzato sulla vetrata del centro comunale in occasione della manifestazione "Oltre il muro", un festival di street art organizzato ogni anno come incontro di istanze sociali e artistiche di diverse associazioni presenti sul territorio. L'autore è Gonzalo Borondo, un giovanissimo, ma molto quotato artista spagnolo che realizza opere graffiando il vetro che ha prima cosparso di vernice.

giovedì 4 settembre 2014

A Londra la prima conferenza internazionale delle anarco-femministe

Si terrà a Londra, il prossimo 19 ottobre, AFem2014 la prima conferenza internazionale anarco-femminista. L'attenzione, questo primo anno, annunciano le organizzatrici, sarà principalmente, ma non escusivamente, posta sul  movimento anarchico stesso e sul nostro posto all'interno di esso. "La necessità di far nascere un movimento simile è risultata evidente gia da qualche tempo: noi non siamo rappresentate in egual misura e spesso non veniamo prese seriamente in cosiderazione. Si sono venute a creare delle barriere che impediscono la nostra piena partecipazione politica rinforzate addirittura dal nostro medesimo movimento e dai nostri medesimi gruppi.  Sono stati fatti numerosi sforzi per fermarci, per sminuirci, per farci tacere; abbiamo subito abusi ed aggressioni fisiche che non hanno fatto altro che incrementare la nostra rabbia. Abbiamo individuato una violenta reazione antifemminista alla quale  abbiamo contrapposto idee anti-oppressive e femministe.  Questo significa quindi, che il nostro movimento non è peinamente anarchico. Noi non tollereremo tutto ciò ancora a lungo e siamo intenzionate a trasformare il  nostro movimento".