martedì 25 novembre 2014

Cari compagn@, sono Amanda, 12 anni, anarchica

Amanda, 12 anni, compagna anarchica

Cari compagni, sono una ragazza di 12 anni anarchica. Può sembrare strano che a questa età io abbia già un credo politico, ma quando a Bologna, uccisero il compagno Lo Russo aprii gli occhi e mi informai più che potei su ciò che mi circondava e capii che l'unica soluzione stava nel rifiutare lo Stato attuale per costruire qualcosa di (finalmente) giusto!!!
Ora è morto anche il compagno Walter e ho pianto di rabbia per lui e per la nostra impotenza (mia e di altri giovanissimi) contro questo Stato di cazzo che si occupa, fra un dibattito e l'altro di appoggiare la violenza nera chiudendo gli occhi sui corpi dei compagni uccisi.

sabato 15 novembre 2014

Suor Juana e i suoi versi erotici dedicati all'amata

"L’amore, mia signora, non trova in me alcuna resistenza e manda in fiamme il mio cuore esausto.
Impazzisco nell’estasi del vostro amore, e anche quando sono finti i vostri favori mi fanno impazzire di gioia. Amarvi è un crimine per cui non farò mai penitenza. Non importa se voi eludete i miei abbracci, mia cara, perché il solo mio pensiero può imprigionarvi".

giovedì 23 ottobre 2014

Piccole femministe crescono / GUARDA IL VIDEO

Hanno tutte tra i 6 e i 13 anni, sono vestite da principesse Disney, ma di regale hanno ben poco. Con fare navigato queste bambine (c'è anche un maschietto) imprecano, sbraitano e mostrano il dito medio  ricordano che nessuno si dovrebbe offendere per le parolacce, semmai la società dovrebbe risentirsi del fatto che le donne sono ancora pagate il 23% in meno rispetto agli uomini e che una su cinque viene molestata o stuprata.
Il video è promosso da “FCKH8.com”, l’azienda di abbigliamento che realizza magliette contro il sessismo, il razzismo e a favore dei diritti LGBT, che ha lanciato la campagna «Girls Just Want to Have FUN-damental Rights".

giovedì 16 ottobre 2014

A svegliare la principessa ci pensa una regina. Con un bacio in bocca

"The Sleeper and the Spindle" di Neil Gaiman è già al primo posto nella classifica di vendita dei libri per bambini su Amazon. Un successo accompagnato dalle solite, sterili, polemiche la trama e le splendide tavole dell’artista Chris Riddell non sarebbero adatti secondo quanto sostengono i conservatori per i più piccoli. Il perché è presto detto: Gaiman ha riadattato la fiaba di "Biancaneve e i sette nani" e quella de "La bella addormentata" raccontando di una giovane regina che alla vigilia del suo matrimonio si propone di salvare una principessa da un incantesimo. Messi da parte i vestiti da sposa e indossata l’armatura, assieme al suo coraggioso nano si avventura nei tunnel sotto la montagna per la strada che conduce al regno del sonno. La principessa che ha deciso di salvare, però, non si rivelerà quello che sembra. Il tutto illustrato da Riddell che non si è tirato indietro quando si è trattato di disegnare il bacio tra due donne.

Il sito fumettologica.it, sul quale si trova un estratto del racconto che uscirà negli Stati Uniti da Bloomsbury a partire dal 23 ottobre, riporta la dichiarazione dell'editore. Per lui il volume è «una visione oscura delle fiabe classiche, che pone i personaggi femminili al centro del racconto». Una scelta che piace a Suran Dickson, CEO di Diversity Role Models – un’associazione che si occupa di informare e parlare delle tematiche omosessuali nelle scuole. «The Sleeper and the Spindle -  – ha detto alla rivista dedicata Gay Star New - dimostra semplicemente che non tutte le principesse sono risvegliate da un principe. Questo aiuta i bambini a capire le differenti relazioni, così come a rappresentare quei giovani che hanno genitori dello stesso sesso, e può ridurre il bullismo nei loro confronti».

mercoledì 1 ottobre 2014

La app senza internet degli studenti di Hong Kong


Dopo la chiusura di tutti i social, da Facebook a Youtube, l'app FireChat sta diventando lo strumento 'principe' della protesta degli studenti di Hong Kong. Non conoscendo e non avendo mai provato come funziona, mi limito a segnalare questo sistema di messaggistica istantanea e anonima che spesso viene confuso come una semplice alternativa alle più note Whatsapp e WeChat. La app, secondo quanto leggo su varie agenzie e giornali, consente, attraverso dei ponti tra gli smartphone, di comunicare senza connessione a Internet sfruttando sistemi Bluetooth e Wi-fi.

La rapida diffusione di FireChat, riferisce oggi Mit Technology Review, "è esplosa dopo che un giovane manifestante di Hong Kong ha lanciato sabato scorso il passa parola in vari post di social media chiedendo alle persone di scaricare l'applicazione" ha affermato al Mit Christophe Daligault, vice presidente di Open Garden, la startup di San Francisco che ha prodotto l'app. Così nei soli giorni da sabato a lunedì, FireChat è in testa ai download per le app di iPhone sia su Google Play che su iTunes Store di Apple a Hong Kong, superando Twitter, Facebook o WhatsApp. "Più di 200.000 persone che stanno manifestando a Hong Kong hanno scaricato l'applicazione da uno dei due store, inviando circa due milioni di messaggi via FireChat, con ben 33.000 utilizzazioni nello stesso tempo" ha riferito Daligault.

Resta ora da risolvere il problema della sicurezza delle informazioni inviate, perché, ha sottolineato Daligault, i dati non vengono inviati criptati attraverso FireChat anche se Open Garden sta lavorando per risolvere il problema e per aggiungere un sistema che cripti i messaggi da FireChat. A giugno scorso, in seguito ad un problema di connessione internet l'app era stata ampiamente usata anche in Iraq.

Sul Post.it poi ho letto che alcune persone che vivono vicino ai luoghi delle proteste hanno appeso fuori dalle proprie abitazioni i loro numeri di telefono e permettono alla gente di utilizzare l’energia elettrica per ricaricare i propri smartphone, utilizzando le ciabatte e i carica-batterie messi a disposizione dai volontari. Un aspetto molto importante delle proteste è stata proprio il suo racconto fatto dai manifestanti sui social network, e gli schermi dei cellulari sono utilizzati di notte come fonte illuminazione o come “fiaccole” per i cortei.

Il New York Times riferisce però anche Pechino starebbe spiando i manifestanti scesi in strada a Hong Kong per la democrazia tramite una falsa App per smartphone. La scoperta è stata fatta dai ricercatori di un'azienda specializzata in sistemi di sicurezza informatica. Il governo avrebbe diffuso un'app tramite WhatsApp, che una volta scaricata darebbe accesso ai dati personali degli ignari utenti, come password, informazioni bancarie, ma anche telefonate, messaggi e soprattutto la loro posizione fisica.

sabato 27 settembre 2014

Di Terra Di Cuore Di Tav / Conversazione con Luca Abbà

OfficinaMultimediale ha appena pubblicato questa conversazione con Luca Abbà intitolato "Di terra di cuore di Tav". Spiega Maurizio "Gibo" Gibertini: "Da alcuni mesi stiamo lavorando a un progetto documentario che ha come soggetto la Val di Susa - quindi anche la Tav e la resistenza combattiva e di lungo periodo che la popolazione della Valle sta conducendo contro questa 'grande opera', per dirla con le parole di Luca: inutile, distruttivo, pericoloso".

venerdì 26 settembre 2014

Un giorno in Siria tra le donne kurde combattenti del YPJ / VIDEO

Questo video di Iolanda corsaronero, arrivato tramite la mail list del Gruppo Cafiero, è una bella testimonianza sulle donne curde combattenti della YPG (unità di difesa delle donne). Dalla videointervista un forte appello alle donne europee a ribellarsi al capitalismo, fonte di tutte le oppressioni, anche quelle di genere. 



mercoledì 24 settembre 2014

La lotta paga: ritirata la legge contro l'aborto libero


"Chi non lotta non vince", gridavano le donne spagnole in piazza a Madrid l'8 febbraio scorso brandendo mazzetti di prezzemolo e finocchio, utilizzati nel Medioevo per le interruzioni di gravidanza casalinghe e rudimentali che spesso causavano la morte della donna. Era una delle tante manifestazioni che le ha viste protagoniste contro la riforma Gallardon che vietava l'aborto, se non in casi di stupro o di salute. E avevano ragione. Il governo conservatore spagnolo di Rajoy ha annunciato ieri che sarà cancellata la norma più contestata che impedirebbe alle donne di scegliere liberamente se interrompere la gravidanza entro le 14 settimane. Il dietro-front ha mandato su tutte le furie il ministro della Giustizia spagnolo, Alberto Ruiz-Gallardon che si è dimesso.
La lotta paga!

sabato 13 settembre 2014

Leonardo apostata e anticlericale: il San Giovanni del Cenacolo era una donna

Ci sono notizie che per molti sono non notizie. Della serie: sticazzi. Per me invece, sono fonte di grandi emozioni. Notizie come questa.
Una studiosa, Carla Glori, ha scoperto che il San Giovanni dell'Ultima Cena di Leonardo è una donna: Bianca Giovanna Sforza, la stessa che posò per la Monna Lisa.
Già la storia della primogenita del Duca Ludovico il Moro è strappacuore di suo: la ragazzina, figlia illegittima, aveva 14 anni quando morì misteriosamente il 23 novembre 1496 dopo aver da poco sposato Galeazzo Sanseverino. Leonardo da Vinci aveva trovato il tempo di farle il ritratto nuziale (quello che noi chiamiamo Gioconda) nonostante fosse impegnato a dipingere il Cenacolo. Purtroppo il maestro non poté ultimare l'opera per via della scomparsa prematura della modella (quando nel 1499 fuggì da Milano portò con sé la tela con l'intenzione di terminarlo), ma utilizzò i suoi delicati lineamenti nell’affresco del refettorio di Santa Maria delle Grazie, il convento dove Bianca era da poco sepolta, l’Ultima Cena.

mercoledì 10 settembre 2014

"Il vetro è sporco": distrutta un'opera d'arte di Borondo

Non ci si crede. Gli addetti alle pulizie del centro polifunzionale di Sapri hanno distrutto un'opera d'arte contemporanea pensando che fosse sporcizia che rendeva opaco un vetro. In realtà era un doppio ritratto realizzato sulla vetrata del centro comunale in occasione della manifestazione "Oltre il muro", un festival di street art organizzato ogni anno come incontro di istanze sociali e artistiche di diverse associazioni presenti sul territorio. L'autore è Gonzalo Borondo, un giovanissimo, ma molto quotato artista spagnolo che realizza opere graffiando il vetro che ha prima cosparso di vernice.

giovedì 4 settembre 2014

A Londra la prima conferenza internazionale delle anarco-femministe

Si terrà a Londra, il prossimo 19 ottobre, AFem2014 la prima conferenza internazionale anarco-femminista. L'attenzione, questo primo anno, annunciano le organizzatrici, sarà principalmente, ma non escusivamente, posta sul  movimento anarchico stesso e sul nostro posto all'interno di esso. "La necessità di far nascere un movimento simile è risultata evidente gia da qualche tempo: noi non siamo rappresentate in egual misura e spesso non veniamo prese seriamente in cosiderazione. Si sono venute a creare delle barriere che impediscono la nostra piena partecipazione politica rinforzate addirittura dal nostro medesimo movimento e dai nostri medesimi gruppi.  Sono stati fatti numerosi sforzi per fermarci, per sminuirci, per farci tacere; abbiamo subito abusi ed aggressioni fisiche che non hanno fatto altro che incrementare la nostra rabbia. Abbiamo individuato una violenta reazione antifemminista alla quale  abbiamo contrapposto idee anti-oppressive e femministe.  Questo significa quindi, che il nostro movimento non è peinamente anarchico. Noi non tollereremo tutto ciò ancora a lungo e siamo intenzionate a trasformare il  nostro movimento".

venerdì 29 agosto 2014

Una bella notizia: bimba adottata a Roma da due donne

Per la prima volta in Italia una bambina è stata riconosciuta ufficialmente figlia di due donne. Il Tribunale Minorenni di Roma ha riconosciuto l'adozione di una bimba che vive in una coppia di lesbiche, figlia biologico di una sola delle due, libere professioniste. E' il primo caso in Italia di "stepchild adoption". La coppia, rivela l'Ansa, vive a Roma e ha avuto la bimba all'estero anni fa con la procreazione eterologa. Il Tribunale ha accolto il ricorso per l'adozione da parte della mamma non biologica. Le donne sono sposate all'estero.

giovedì 28 agosto 2014

Bansky salva con un'opera il circolo dei ragazzi di Bristol

"Mobile Lovers" è una delle poche opere di Bansky non dipinta su un muro ed ora fa parte di una collezione privata. Il proprietario se l'è aggiudicata all'asta staccando un assegno di 400 mila sterline (circa 500 mila euro) che sono andate direttamente nelle casse del "Broad Plain Boy Club" di Briston, un centro sociale dove da 120 anni ragazzi e ragazze trovano accoglienza, solidarietà, fanno lezioni di pugilato e arti marziali, scongiurando così l'imminente chiusura imposta dai pesanti problemi finanziari della struttura.

lunedì 18 agosto 2014

I Montelupo cantano la Libertà: arriva il "Canzoniere anarchico"

Testi messi in musica per la prima volta, ritornelli corretti, inni alla ribellione, stornelli contro i preti e le monache, ballate e canti: i Montelupo ce l'hanno fatta. A ottobre 20014 uscirà con l'etichetta Goodfellas il "CANZONIERE ANARCHICO", un percorso di letteratura e note che Daniele Coccia  con la voce (e che voce!), Eric Caldironi con la chitarra e Alessandro Marinelli con la fisarmonica già propongono da tempo nei loro concerti in giro per l'Italia e che finalmente è stato raccolto in un disco.

domenica 13 luglio 2014

Il Pd lancia l'allarme terrorismo per giustificare la repressione

Anarco-insurrezionalisti e cyberattivisti. Questi ambienti, secondo gli 007 italiani, si starebbero organizzando per mettere a segno dei nuovi attacchi terroristici. Lo rivela il piddino Marco Minniti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, in un suo intervento sulla rivista ’Italianieuropei' diretta da Massimo D’Alema, in edicola da mercoledì prossimo. Minniti dice come «la situazione di disagio sociale non sembra in grado di attribuire nuova linfa a progetti eversivi di stampo brigatista, tuttora perseguiti da ristretti circuiti dell’estremismo marxista-leninista. Attenzione particolare deve, invece, essere rivolta ai tentativi dell’estremismo antagonista di strumentalizzare le rivendicazioni sulle tematiche ambientaliste, sul diritto al lavoro e sul diritto alla casa, provando a connotarle per il ricorso alla violenza. In questo senso, non sono da sottovalutare le potenzialità dell’eversione di matrice anarco-insurrezionalista, intenzionata a infiltrare manifestazioni di dissenso, come la mobilitazione No Tav».
Parole sentite mille mila volte. Di seguito l'analisi di Tiziano Antonelli.

venerdì 11 luglio 2014

L'identità erotica femminile fa paura: rimossa l'opera della McCall

Non ci si crede. Nonostante siamo bombardati ogni giorno da immagini di corpi femminili usati per vendere qualsiasi cosa, dalle automobili allo yogurt, dal giornale di partito alla trasmissione televisiva, ancora oggi un pube dipinto ed esposto in una mostra fa gridare allo scandalo. L'artista Leena McCall si sarebbe permessa di proporre l'opera “Portrait of Ms Ruby May, Standing” in cui ritrae una modella che fuma una pipa coi pantaloni sbottonati da cui esce nero pelo pubico e subito la galleria londinese “The Mall Gallery” lo ha fatto rimuovere in quanto «troppo pornografico e disgustoso».

sabato 5 luglio 2014

Il punto debole del maschio? Il culo

Sul sito anarcoqueer ho trovato questo opuscolo (che potete anche scaricare gratuitamente in Pdf) che riporta una conferenza nella quale il professor H-K. Schmurgle sostiene la tesi di un doppio orgasmo maschile. Al di la delle magnifiche tavole anatomiche inedite e da un manifesto che rivendica il riconoscimento di un campo più esteso di zone erogene nell’uomo, il testo dà modo di riflettere e quindi superare pregiudizi dai retaggi misogini/omofobi/transfobici legati ai ruoli di genere tradizionali. Non solo. Fa riflettere sul nostro linguaggio, che soprattutto nelle sue accezioni più offensive fa largo uso di epiteti sessisti e omofobi. Il traduttore porta numerosi esempi. “L’uomo (il maschio) è attivo per definizione: deve esserlo per forza. Tutto ciò che rimanda o allude alla passività (considerata un ruolo e un’attitudine femminile) va bandito. O viene usato per offendere. Nel parlato, “essere stati presi per il culo” è ammettere un’onta: tradotto alla lettera, vuol dire non essere riusciti ad evitare che qualcuno ci oltraggiasse sessualmente.

mercoledì 2 luglio 2014

Baby gang, quando la voglia di mazzate è tanta



di Dna

Ieri.
Sto portando al parco Margò. Passeggio tranquillo verso l'area cani. La solita. Sto li che penso agli affari miei mentre Margò annusa centimetro dopo centimetro il percorso che ci separa dalla sua area giochi.
Io uguale. Come lei osservo centimetro dopo centimetro il percorso che faccio. Guardo le persone, le loro facce, i loro movimenti. E' più forte di me. Nella vita guardarmi le spalle mi è servito: osservo attentamente ogni situazione, ogni gruppo di persone, ogni minima stonatura nell'ambiente che mi circonda, mi siedo sempre con le spalle al muro nei locali, controllo l'ambiente,  cerco di  capire i pericoli e le possibili soluzioni. Dov'è la bottiglia che posso usare, dove tiene i coltelli il barista, quello che è entrato è mancino o destro? E' armato? E' allenato? E' un fascio? E' una guardia? Dove sono le vie di fuga? E' solo o accompagnato? Che macchina ha? Che targa ha? Dove abita? Malavita? Politica? Oppure semplicemente un idiota sbruffone ubriaco?

venerdì 20 giugno 2014

In attesa che lo Stato esamini mia figlia e mi dica se è indottrinata bene

Oggi lo Stato esaminerà mia figlia: tra un paio d'ore saprò se è stata indottrinata "bene" e se è meritevole o meno di continuare a studiare. A giudicarla sarà un rappresentante delle Istituzioni, il membro esterno, e quei professori che per tre anni le hanno imposto dei comportamenti in base a criteri alquanto discutibili, le hanno detto come poteva o non poteva vestirsi, con chi poteva o non poteva parlare, hanno fatto in modo che studiasse in base a programmi scritti al ministero, hanno mortificato i suoi interessi senza minimamente tenere in considerazione le sue necessità (conoscitive, pratiche), senza darle la possibilità di discutere se quello era per lei il miglior modo possibile per crescere e conoscere, se quello che le stavano imponendo di imparare la aiutasse nel suo sviluppo creativo, culturale, psichico di ragazzina "libera".

giovedì 19 giugno 2014

Un compagno: "Datemi pure del maschilista, è la vostra unica giustificazione"

Anche oggi l'ennesima discussione scatenata da post di un compagno, un bravo compagno, che si diceva "stufo" dell'atteggiamento di molte donne che si definiscono femministe. Criticava il fatto che sono sempre pronte a riprendere i "maschietti", a "farti sentire un cretino". Ritiene che non hanno bisogno di identificarsi in un movimento per rivendicare i loro diritti. "Ditemi pure che sono un maschilista", ha concluso, "è l'unica giustificazione che trovate quando vi sentite attaccate e della vostra etichetta non me ne frega una beata minchia".

lunedì 16 giugno 2014

L'avventura di un uomo in un mondo di maschi

Questo post non è farina del mio sacco, ma un bel "cut and paste" di uno scritto di Dario per il blog di Slavina "Malapecora". Si tratta di una serie di riflessioni attraverso esperienze personali di uno dei partecipanti al laboratorio di Slavina sulle nuove mascolinità che si è svolto durante il Ladyfest di Milano. Lo ripropongo qui perché Dario è il mio compagno, perché è l'avventura di un uomo in un mondo di maschi, perché il maschilismo ferisce e opprime tutti senza distinzione di genere.

martedì 3 giugno 2014

Ragazzine "svergognate" messe alla gogna in classe. E che palle!

Anno 2014, Roma, Italia.
Ancora oggi, in una qualsiasi prima media, di una qualsiasi scuola statale italiana (niente ordini religiosi), una qualsiasi professoressa, DONNA, invita una qualsiasi bambina, futura DONNA, ad indossare in classe un abbigliamento "ADEGUATO", fatto di gonne non più corte del ginocchio e di altri divieti vari, circa scollature e spalline più o meno lecite, secondo un antico codice canossiano.
Il monito avviene in classe, davanti a tutti, senza troppe spiegazioni di dettaglio, dando assolutamente per scontata e condivisibile una malizia che è ancora sconosciuta e lontana ai più, secondo un'antica pratica cavernicola "della svergognata".

giovedì 29 maggio 2014

Grazie a Serpica Naro porto Emma Goldman alla LadyFest

La LadyFest che si aprirà 6 giugno a Zam è ricca di appuntamenti: laboratori, spettacoli, concerti, proiezioni, performance e molto altro ancora. Oggi vorrei proporvi quello di venerdì dalle 18.30 alle 22 che farà il bis e il tris sabato e domenica dalle 17 alle 21, sabato e domenica proposto da Serpica Naro: "Arazzo desiderante: smacchiniamolo duro".
La stilista provocatrice virtuale (il suo nome è l'anagramma di San Precario), che nel 2005 si è infiltrata nel calendario ufficiale della Settimana della Moda milanese per denunciare le condizioni dei lavoratori precari nell’industria della moda italiana, e che ora è un un collettivo/associazione culturale non-profit, allestirà durante la LadyFest un laboratorio aperto: una fucina di trame e desideri, ma anche una mappatura dei passaggi, delle soggettività e singolarità desideranti.

mercoledì 28 maggio 2014

La LadyFest si dice e si fa... Il 6, il 7 e l'8 giugno

Tre giorni per sperimentarsi, per conoscere storie nuove, per emozionarsi, per riflettere collettivamente sul corpo e le relazioni dando spazio e visibilità alla sessualità. Tre giorni per divertirsi. Questo è la Lady Fest che dal 6 all'8 giugno sarà ospitata da Zam: un festival autogestito e autoprodotto, un festival queer e femminista di cultura indipendente, che ospiterà laboratori, spettacoli, concerti, proiezioni, performance e molto altro ancora. Uno spazio libero dal sessismo e dal machismo, nel quale sentirsi a proprio agio.

giovedì 22 maggio 2014

#strettamentepersonale Il mio libro "Il sangue politico" a Ombriano

Oggi, 23 maggio, alle 19,30 presento a Ombriano il mio libro "Il sangue politico" (Editori Riuniti): la storia di Gianni Aricò, di Angelo Casile, di Annelise Borth, di Franco Scordo e di Luigi Lo Celso che trovarono la morte a soli vent'anni in uno strano incidente stradale sull'autostrada del Sole, nei pressi di Ferentino, la notte tra il 26 e il 27 settembre 1970.
Erano partiti dalla Calabria per portare a Roma, ai compagni della Federazione Anarchica Italiana, un dossier di contro-informazione misteriosamente scomparso dal luogo dell'incidente. La loro vicenda e il dossier che avevano messo insieme si intreccia con alcune delle pagine più oscure e insanguinate della storia italiana collegate da un inquietante filo nero che parte da piazza Fontana, passa per i moti di Reggio, la strage di Gioia Tauro, il golpe Borghese. E ancora il caso Marini, l'omicidio De Mauro, la tragica fine di Mastrogiovanni. Questa è la storia di cinque anarchici che avevano scoperto cose che “avrebbero fatto tremare l'Italia”. Questa è la storia di cinque ragazzi che capirono prima di altri che l'Italia, un Paese che aveva sconfitto sul campo il fascismo, non lo aveva però estirpato, consentendo a beceri individui assetati di potere e di sangue di farlo rinvigorire e crescere fino ai giorni nostri dove convivono vecchie e nuove dittature con la loro carica di violenza e disumanità. Li hanno fermati.

Qui trovate la prefazione di Erri De Luca

Il sabotaggio

Cinzia Dalle Pezze ha segnalato su Fb questo interessantissimo articolo tratto da "Le sabotage", Librairie Rivière, del 1911. Cinzia spiega che il periodo storico in cui fu scritto giustifica i termini "proletario-capitalista" che, a suo avviso, sono obsoleti e male rendono l'idea della complessità sociale odierna. «Ma lo posto», puntualizza, «perché rende bene il senso ed il perché di una "tecnica" di attivismo come il sabotaggio e spiega perché tale pratica non dovrebbe essere giudicata da una "morale" diversa da quella che lo produce e lo auspica». «Tutti noi cresciamo e viviamo assorbendo una morale che è quella della classe dominante, la respiriamo "con il latte materno", poi nella scuola e nei rapporti sociali: agire in modo diverso da questa morale significa andare contro quello che abbiamo tutti, oramai, introiettato come giusto. La questione, piuttosto, andrebbe analizzata in modo politico, e non in modo legale, magari negando "le cattive intenzioni" dove l'aggettivo "cattive" assume connotazioni opposte a seconda di chi va ad interpretarlo. Gli avvocati puntino pure (altro modo non hanno) sulla visione "innocentista" (è solo un generatore). Ma noi, al di fuori delle aule, non lasciamoci sviare da quest'etica contraffatta».

domenica 18 maggio 2014

Racconto: di corde, di bende, di fuoco. E di politica





Venerdì.
Sveglia, caffè, metropolitana, citofono, cancello, quotidiani, caffè, sigaretta, computer, rabbia, sigaretta, computer, sigaretta, computer, sigaretta, telefono. Tram, occhiali, cane, palestra, bastoni, cena, vino, fumo, chiacchiere, politica, individualisti e faisti, divano, alba.

venerdì 16 maggio 2014

Il laboratorio di scrittura erotica con Slavina


Man Ray
Mi piace fare l'amore di mattina. Appena sveglia. Con quel raggio di luce che filtra dalla finestra, i sogni che si ricordano e la fica che si riempie di liquido ancestrale.
Oggi mi sono svegliata presto. Per scrivere. O meglio per fissare con le parole quello che ho provato ieri sera poco prima della mezzanotte quando, dopo averla tanto cercata, ho trovato l'illuminazione grazie a “Le parole che non o/so dire”.

martedì 13 maggio 2014

Per favore seppellite il disertore Andrew

Per favore seppellite Andrew Leonard. Là dentro c’è stato abbastanza. Via del Gonfalone 29, Roma, museo  Criminologico: nella sala dedicata alla “giustizia dell’Ottocento” è esposto in bella mostra il corpo, ormai ridotto a uno scheletro, di un soldato inglese lasciato morire con un particolare sistema di tortura. Andrew, come si legge sul catalogo del museo, apparteneva al 27° reggimento Enniskilling che, agli ordini di Sua Maestà Britannica, aveva partecipato agli scontri con le truppe napoleoniche in Italia meridionale, in particolare in Calabria e in Sicilia.

giovedì 8 maggio 2014

#BringBackOurGirls Appello per le studentesse rapite in Nigeria vendute in nome di Allah

«Ho rapito le ragazze e le venderemo al mercato in nome di Allah». È quanto ha detto il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, nel video con cui il gruppo islamista rivendica il rapimento delle oltre 200 ragazze sequestrate il 14 aprile scorso mentre erano a scuola in un villaggio di Waranbe, nello stato del Borno in Nigeria. «Allah dice che devo venderle, mi comanda di venderle, ed io venderò le donne», continua il messaggio, secondo la traduzione fornita dalla Cnn dalla lingua locale hausa. «Ragazze, dovete sposarvi» ha detto ancora il leader del gruppo il cui nome significa «l’educazione occidentale è un peccato» chiedendo più volte che il governo nigeriano interrompa il sistema di istruzione aperto alle  ragazze. 

martedì 6 maggio 2014

Invalsi, in terza media sono prove d'esame per schedare i ragazzi

Fin da quando sono stati introdotti ho sempre boicottato i test Invalsi: ho evitato di mandare mia figlia scuola in quei giorni perché ritengo che in una valutazione del genere non possa trovare spazio la sua espressione, la sua critica, la sua personalità. Cosa che invece ho sempre cercato di stimolare in Sofia e che vorrei facessero anche gli insegnanti e le scuole che ha frequentato e frequenterà. Gli Invalsi al contrario non sono altro che uno strumento nelle mani dello Stato per sfornare ragazzi e ragazze senza alcuna capacità di analisi della realtà, costretti solo a mettere qualche crocetta su un foglio senza farsi troppe domande. E io non lo posso tollerare.

mercoledì 30 aprile 2014

I genitori di Garbatella boicottano gli invalsi: "I nostri figli non si valutano con una X"

La prossima settimana, il 6 e 7 maggio, ci saranno i tanto discussi test Invalsi nelle scuole.
Siamo contrari a questi test! e non faremo partecipare i nostri figli a questa forma di valutazione!
Siamo alcuni genitori della scuola elementare di Roma “Cesare Battisti” e partecipiamo alla campagna di boicottaggio dell'Invalsi!
In breve le nostre motivazioni al boicottaggio.
Non ne facciamo una questione di preoccupazione sulla ricaduta “psicologica” che questi test possano avere sui nostri figli ma una questione politica, sociale e non per ultimo culturale.

domenica 27 aprile 2014

La lotta per la sopravvivenza è anche lotta per l’emancipazione

Roma è una città con 250.000 alloggi sfitti.
Roma è una città che vedrà, nel 2014, l’esecuzione di 8.729 sfratti, il 30% dei quali con la partecipazione della polizia.
Roma è una città con oltre 50.000 persone in emergenza abitativa.
Roma è una città dove 20.000 persone, sabato 12 aprile scorso, sono scese in piazza per rivendicare il loro diritto a vivere in una casa. Noi c’eravamo.

sabato 26 aprile 2014

Trovato il floppy di Warhol, aveva già inventato l'arte digitale

 Una lattina di Campbell Soup come non se erano mai viste, una Venere del Botticelli «pixelata» e con tre occhi, la banana dell'album dell'esordio di Velvet Underground, un autoritratto realizzato manipolando una fotografia. Grazie a un paziente lavoro di archeologia digitale 12 Andy Warhol inediti sono riemersi da un obsoleto floppy disk vecchio quasi 30 anni. Scarabocchi e manipolazioni di fotografie erano state realizzate dal padre della pop art nel 1985, due anni prima di morire, per far pubblicità all'Amiga 1000, un modello di computer Commodore nuovo di zecca e famoso all'epoca per le sue capacità grafiche. Sono state scoperte grazie al lavoro di un team di esperti di nuove tecnologie, guidato dall'artista americano di new media Cory Arcangel, in collaborazione con l'Andy Warhol Museum di Pittsburgh.




26 aprile 1937, Guernica. «È lei che ha fatto questo orrore?» «No, è opera vostra»

Il 26 aprile 1937 i nazisti bombardarono la città basca Guernica per aiutare Francisco Franco a rovesciare il governo legittimo della Repubblica Spagnola. Picasso volle immortalare quel drammatico attacco aereo che rase al suolo la città con un'opera denuncia che venne esposta nel padiglione spagnolo durante l'Esposizione mondiale di Parigi del 1937. Una denuncia non solo di quanto aveva fatto la Legione Condor (corpo volontario composto da elementi della tedesca Luftwaffe) aiutata dall'Aviazione Legionaria Fascista d'Italia, ma dei crimini dei regimi totalitari tutti. Nell'opera non ci sono infatti elementi che richiamino al luogo o al tempo dell'accaduto e niente indica che si tratti di un bombardamento, ad eccezione di quello che a destra può sembrare un palazzo in fiamme. È, piuttosto, una protesta contro la violenza, la distruzione, la guerra in generale.

venerdì 25 aprile 2014

I partigiani di oggi sono Notav

L'articolo è pubblicato sul numero 14 di Umanità Nova.
Compratela, leggetela, diffondetela, attaccatela sui muri

Il processo a quattro No Tav rinviati a giudizio per "attentato con finalità di terrorismo" per un sabotaggio al cantiere/fortino di Chiomonte avrebbe dovuto cominciare il 14 maggio, ad un anno esatto dall'azione in Clarea di cui sono accusati. Una scelta di forte rilievo simbolico: lo Stato mette in scena una rappresentazione in grande stile, per far mostra della propria invincibile potenza. Davide può giocare Golia una sola volta. Quando il gigante si rialza la sua vendetta deve essere terribile, esagerata, fuori dal normale. In ballo non c'è solo la punizione per chi viene accusato di aver praticato l'azione diretta contro un cantiere imposto con la violenza ad un'intera popolazione: occorre che l'accusa di terrorismo e una condanna "esemplare", ricaccino in casa le migliaia di persone contrarie alla realizzazione della Torino Lyon. Per ottenere lo scopo stanno mettendo in pista una macchina schiacciasassi che procede senza badare a chi si trova sul cammino.

Festa della Liberazione dal nazifascismo, Celestini rimette il 25 aprile al suo posto


martedì 22 aprile 2014

#AssembleaAssemblea L'arte contemporanea è una truffa?

Stefania Di Lino, una brava poetessa e una compagna indispensabile, donna estremamente intelligente e di grande cuore, ha aperto su fb una discussione sull'arte contemporanea estremamente interessante.
Tutto è nato da un articolo comparso su LoboDiLattice (Arte, filosofia e cultura contemporanea) in cui l'autore, Alessandro Girola sostiene che l'arte contemporanea è una truffa.

martedì 15 aprile 2014

#12aprile Gli anarchici: quei k-way azzurri non vogliamo vederli più

Questo è il report degli anarchici in piazza il 12 aprile a Roma. Il pezzo è pubblicato sul numero 13 di Umanità Nova.
Compratela, leggetela, diffondetela, attaccatela sui muri

Più di 20mila persone, con una composizione prevalentemente romana fra cui moltissimi migranti e giovani. Percorso militarizzato come ormai di consueto, con un dispositivo pesante. Lo Striscione: "Ribaltiamo il governo Renzi, Cancelliamo il decreto Lupi e Jobs Act" campeggia nel corteo. Ancora si legge “Il nostro piano casa, occupiamo tutto”. Sui muri manifestini che dicono “Potete chiamarci Neet, ma rimaniamo precari incazzati” (acronimo inglese che indica chi non studia, non lavora e non fa formazione, e aggiungiamo se fa sport, non è d'elite, ma nelle palestre popolari, non guarda la tv, sta nelle strade e nelle curve, nei centri sociali, non crede nelle rapporti fissi, ma cerca comunque l'amore). 

domenica 13 aprile 2014

Fuori la chiesa dalle mutande #MoltoPiùDi194

Si è rotto il preservativo e Sara è costretta a correre all'ospedale per chiedere che le venga prescritta la pillola del giorno dopo.
Impresa praticamente impossibile: l'80% dei medici in servizio nelle strutture della Lombardia sono obiettori.
Lei, però è fortunata. Dopo tanto peregrinare da una struttura all'altra riesce a trovare un dottore che le compila la ricetta con la quale acquistare la medicina.
Ma è ancora troppo presto per cantare vittoria. Quando si presenta in farmacia, e ne gira parecchie, non vogliono venderle il farmaco: anche dietro al bancone ci sono uomini in camice bianco che obbiettiano.
Tempo scaduto.

venerdì 11 aprile 2014

Andare dal parrucchiere ti fa bella, solidale e resistente #ricciocapriccio

Alessandra Pucci è una forza della natura. Accogliente, solare, impegnata. Entrare nella sua "bottega" a San Giovanni è un'esperienza che lascia il segno. In tutti i sensi.
Bravissima e innovativa hair stylist ha fatto di Riccio Capriccio un posto dove oltre a diventare belle ci si arricchisce parlando di arte, di libri, di cultura, ma anche e soprattutto si fa e si riceve solidarietà. Ovviamente insieme a Franco e alla banda di parrucchieri, estetiste e professioniste del colore (Cinzia, Barbara, Ivan, Susie) che ogni giorno coccolano i clienti a suon di musica a tutto volume con consigli, dritte e un pezzo di cuore.
E' lei, infatti, che con Franco si è inventata "Un taglio solidale": un progetto sociale libero, democratico, aperto e apartitico che, come un atto di solidarietà e resistenza, mette in rete imprese che si occupano di bellezza, salute, benessere, arte interessate ad aiutare le donne a combattere e superare la crisi attuale della società.

giovedì 3 aprile 2014

#strettamentepersonale: i miei compagni di viaggio sul metrò

Premessa: quando vivevo a Roma non ho mai preso la metropolitana. Che piovesse, grandinasse o nevicasse, di giorno o di notte, mi sono sempre spostata sulla mia Vespa 50. Adesso che sono a Milano e il motorino sta a Garbatella mi sposto, a parte qualche rara eccezione in bici, sempre e solo con i mezzi pubblici.
Stamattina mi è successa una cosa strana: mi sono sorpresa a guardarmi attorno alla ricerca dei soliti compagni di viaggio, quelli che come me, alle 7, prendono il metrò per andare al lavoro, a scuola, o magari per andare a casa dai figli dove fanno da baby sitter ai nipoti.  Mi sono accorta che ritrovarli seduti nei vagoni della linea gialla o sul tram numero 9 mi rassicura come può essere rassicurante un volto conosciuto in una città non mia.

domenica 23 marzo 2014

Rapimento Moro, chi c'era sull'Honda a via Fani?

 Ma quali servizi, sulla moto Honda di via Fani c’erano due giovani che abitavano nel quartiere. Questa la risposta di di Marco Clementi e Paolo Persichetti alle dichiarazioni rilasciate dall'Ansa da Enrico Rossi, ispettore di polizia in pensione, che rivela, partendo da una lettera anonima inviata al quotidiano la Stampa nel 2009, che a cavallo della Honda c'erano due presunti agenti del Sismi, i servizi segreti militari, ovviamente deceduti nel frattempo.
Qui c'è l'articolo di Insorgenze.

Questa invece la rivelazione di Rossi. «Tutto è partito da una lettera anonima scritta dall'uomo che era sul sellino posteriore dell'Honda in via Fani quando fu rapito Moro. Diede riscontri per arrivare all'altro. Dovevano proteggere le Br da ogni disturbo. Dipendevano dal colonnello del Sismi che era lì». Enrico Rossi, ispettore di polizia in pensione, racconta all'ANSA la sua inchiesta. L'ispettore racconta che tutta l'inchiesta è nata da una lettera anonima inviata nell'ottobre 2009 a un quotidiano.

giovedì 20 marzo 2014

Mausoleo di Graziani: ma quale danneggiamento, sì è scritta solo la verità

Cari e care,
siamo i 3 ragazzi accusati di aver imbrattato il mausoleo intitolato a rodolfo graziani, una delle figure di spicco del ventennio fascista.
Per molti fascisti nostrani questo mausoleo (inaugurato nell'agosto 2012) è stato il compimento del percorso che il movimento sociale, ad Affile (RM), aveva intrapreso dal dopo guerra. Già nel '67 infatti venne presentato il progetto del suddetto dal celebrato sindaco affilano Luigi Ciuffa (esponente dell' msi e sindaco della cittadina per 40 anni).

venerdì 7 marzo 2014

#arte: Un libro fatto a fette

L'opera di Glenda Lèon
La cultura nutre proprio come il cibo. E' per questo che l'artista cubana Glenda Lèon ha preso un libro e ne ha tagliato una fetta, proprio come si fa con un dolce, per trasformarlo in un'opera d'arte: Luctura Fragmentada. "Quasi mai ricordiamo un libro nella sua interezza", spiega la visual artist. "Di solito restano nella memoria alcuni particolari. A volte una frase, a volte un concetto, spesso solo una sensazione. La fetta è da sfogliare e simboleggia il frammento che ognuno di noi conserva del libro".

domenica 23 febbraio 2014

#22F Siamo tutti terroristi #Notav

Una straordinaria giornata di lotta e mobilitazione ha attraversato il paese per dire no alla criminalizzazione delle lotte sociali, chiedere l’immediata liberazione di Chiara, Claudio Niccolò e Mattia e degli altri compagni ancora detenuti ai domiciliari, del movimento Notav ma anche degli altri movimenti colpiti nelle ultime settimane da operazioni giudiziarie quanto mai “creative”, come il movimento di lotta per la casa di Roma e i Precari Bros di Napoli.

giovedì 13 febbraio 2014

Gli anarchici chiedono di essere liberati dalla prigione del socialismo

I funerali di Kropotkin, 1921
Il 13 febbraio 1921, a Mosca, i funerali di Piotr Kropotkin sono teatro dell'ultima manifestazione di massa degli anarchici nella Russia bolscevica. Sotto la pressione dei libertari, dei prigionieri anarchici vengono rilasciati per permettere loro di assistere alla cerimonia.
Una folla di 100.000 persone segue il feretro sino al cimitero. Delle bandiere nere vengono innalzate, ma anche degli striscioni che proclamano: "Dove c'è autorità, non c'è libertà". Nella rarissima foto dell'archivio Pinelli si legge nello striscione tenuto in piedi dalla compagna e dal compagno: " chiediamo la libertà di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto - "l'anarchia".Una volta al cimitero, diversi oratori rendono un ultimo omaggio all'autore di "La conquista del pane".

mercoledì 29 gennaio 2014

Fuori i preti dagli ospedali!

Credete davvero che i preti e le suore che si aggirano negli ospedali italiani a portare parole di conforto ai malati e ai loro familiari lo facciano per spirito cristiano, umanitario e quindi gratis? Sbagliato. Niente di più sbagliato. Vengono pagati, pagati profumatamente, con i soldi pubblici. Milioni e milioni di euro che potrebbero essere usati per le strutture ospedaliere, per le scuole, per le case popolari… A guardare le cifre sborsate delle aziende sanitarie locali e quindi dalle Regioni che lamentano sempre conti in rosso e l'impossibilità di soddisfare i bisogni primari dei cittadini viene voglia di bestemmiare.

giovedì 9 gennaio 2014

Il Ponte della Ghisolfa sul #commissiario: "Un prodotto di destra, revisionista"

La fiction è "un prodotto di destra, revisionista, un fumettone, che sborda". Mauro Decortes, storico portavoce del circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, liquida così il film mandato in onda su Rai 1 dedicato al commissario Calabresi. "Credo che si difenderanno dicendo che una fiction è un’opera di fantasia, ma allora non dovevano chiamare il commissario col nome di Calabresi e non dovevano ambientarla a Milano ma in una città di fantasia, hanno fatto una operazione orribile che ci ha ferito”, dice Decortes all'Ansa snocciolando poi un lungo elenco di cose che, secondo lui e gli anarchici milanesi amici di Valpreda e di Pinelli, nella fiction sono state travisate e in particolare si sofferma su un fatto: ”La cosa più clamorosa è il bar degli anarchici a Milano. Non è mai esistito. Ma l’operazione è sottile: lo spettatore ha l’impressione di entrare in un bar di malviventi e se anche poi alla fine si fa capire che non hanno messo la bomba, delinquenti e drogati restano lo stesso”.

mercoledì 8 gennaio 2014

Altro che santo! Ecco chi era il commissario Calabresi

Pasquale Valitutti è l'unico testimone vivente della tragica notte tra il 15 ed il 16 dicembre quando, dopo ore estenuanti di attesa, seduto dietro la porta dell'ufficio del commissario Calabresi, aspettava che Pinelli uscisse dalla stanza per essere interrogato.  "Saranno state le 11 e mezzo, grosso modo, in quella stanza succede qualcosa che io ho sempre descritto nel modo più oggettivo, più serio, scrupoloso, dei rumori, un trambusto, come una rissa, come se si rovesciassero dei mobili, delle sedie, delle voci concitate", racconta commosso ancora oggi. Il racconto che fa Pasquale Valitutti di quella sera è sempre lo stesso da 44 anni, non è mai cambiato di una virgola: Calabresi era in quella stanza quando Pinelli si gettò dalla finestra. "Il compagno Giuseppe Pinelli è stato materialmente assassinato dai signori: Calabresi, Lograno, Panessa, Muccilli, Mainardi e Caracuta su mandato degli alti vertici di polizia e governo", ripete Lello. "Se qualcuno si sente calunniato sporga denuncia e ci si dia la possibilità di un nuovo processo. Io continuo a chiedere giustizia e verità per il nostro compagno Giuseppe Pinelli. Si aprano gli armadi, si rimuova il segreto di Stato sulle stragi e si dica la verità su tutto quel periodo".