venerdì 9 agosto 2013

No Muos: l'amore sulle antenne, l'odio nel cantiere

La foto più bella della manifestazione NoMuos di oggi a Niscemi l'ha postata su Facebook Mario Muré. Due ragazzi si baciano arrampicati su una delle 46 antenne della base militare Usa in contrada Ulmo. Sotto di loro andava in scena il tentativo violento delle forze dell'ordine di fermare l'occupazione dell'area dove dovrebbe essere ultimato il sistema satellitare di difesa americano dopo il dietrofront della Regione.

"Salire in alto per raggiungere i sogni più belli", hanno scritto in una nota gli attivisti NoMous. "Una terra piena di alberi, frutti e piante curative, fiori. Recuperare i luoghi profanati dalla guerra e dall'avidità. Il Muos, le antenne spariscono dalla nostra vista, dalla nostra terra. Dipende da noi. Questo noi che è fatto di tenerezza, condivisione, creatività, piccoli gesti di amore. La coscienza che smette di essere complice dell'impero, del capitalismo spietato. Più tempo per vivere, cambiare la nostra vita radicalmente. Anche questo è il movimento No Muos. Oggi abbiamo l'occasione di iniziare a realizzare il sogno di un pianeta che ama la pace e combatte concretamente la guerra. Osare il passo in più, rompere le paure. Questa terra è nostra, è nostra, vogliamo liberarla dalle armi, dalla guerra e dalla devastazione ambientale. Pace, salute, terra, libertà. Per la Sicilia e per tutti i popoli della guerra".
I media, invece di utilizzare la foto del bacio sull'antenna, hanno preferito raccontare la manifestazione di contrada Ulmo con le solite immagini di violenza. Si sono affrettati a riportare le dichiarazioni delle fonti della questura secondo le quali "appartenenti ai centri sociali e ai gruppi anarco-insurrezionalisti si sarebbero infiltrati nel corteo", evitando di dire che la mega opera avrà impatti sulla salute della popolazione (le esposizioni a lungo termine a campi  elettromagnetici ad altissima frequenza, anche se non eccessive ma prolungate nel tempo possono produrre insorgenze tumorali agli organi riproduttivi e leucemie) e sull'ambiente della riserva naturale di Niscemi (le antenne paraboliche basculanti hanno un diametro di 20 metri, si prevede un totale di 2059 mq di cementificazione). Sono pochi i giornali che hanno detto che a favore della battaglia NoMuos, si sono schierati anche venti intellettuali americani che hanno inteso mettersi a fianco della protesta, chiedendo al governo USA uno stop all’istallazione del sistema di comunicazione satellitare a Niscemi. Tra questi, anche il celebre linguista e filosofo statunitense Noam Chomsky. Mentre grande spazio è stato dato al fatto che un militare della Finanza è stato ferito a un ginocchio e che un bengala è stato lanciato contro un elicottero della polizia, che sorvolava la zona.
Da parte sua il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, il grande imputato di questa manifestazione, l'uomo che solo qualche mese fa aveva sfidato l'amministrazione Usa ritirando l'autorizzazione ai lavori per il completamento del sistema satellitare. Il veto proposto da Crocetta aveva avuto l'ok del Tar e si aspettava il pronunciamento dell'organo d'appello dei giudici amministrativi, il Cga; ma un mese fa, qualche giorno prima che le toghe si riunissero, Crocetta aveva ritirato l'esposto, sottraendo ai magistrati la materia del contendere. ''Crocetta ci ha preso per cretini ma noi non ci fermiamo. Lui ha avuto paura e si è ritirato. Noi lottiamo per i nostri diritti e la salute dei nostri figli'', continuano a tuonare le mamme NoMuos.

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